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Un’invasione da pazzi

L’assalto alle coste

Le sciagurate politiche dei governi progressisti hanno generato flussi immigratori incontrollati, ingestibili anche con la migliore volontà di accoglienza. L’assalto alle coste italiane da parte delle navi delle Ong e di piccoli natanti che scaricano centinaia di clandestini ogni giorno portano al collasso le nostre strutture ricettive. Un’invasione che nessuno può bloccare per il ricatto psicologico delle organizzazioni che lucrano su questo sporco traffico.

La repressione del dissenso

La stampa ed i media controllati dalla sinistra mondialista sconfessano la tesi della sostituzione etnica che invece è realtà inconfutabile, visto l’inarrestabile numero di sbarchi. La tecnica di comunicazione progressista è la negazione, forma subdola di repressione, che compromette la percezione della realtà trasformandola a piacimento. Si vieta spudoratamente ciò che mette in dubbio la narrazione ufficiale scoprendo la verità dei fatti, sostituendo la realtà con una versione favorevole a precisi interessi economici e politici. Reprimere l’espressione della verità permette il controllo delle menti, del naturale dissenso scatenato dall’invasione aliena e protegge in modo patologico la coscienza dei fautori dell’invasione.

Il collasso sociale

Gli Stati sovrani chiudono le frontiere per proteggere i loro popoli, ma in Italia è impossibile difendere le frontiere per la demonizzazione di ogni tentativo di reazione ad un attacco che usa le masse al posto delle armi. Ogni resistenza è bollata come atto di egoismo e disumanità dagli ipocriti che lucrano sulla pelle dei disperati che affogano in mare. Unica via d’uscita possibile è la rottura della congiura del ricatto, per evitare un pericoloso collasso sociale dai costi immensi, soprattutto per il disordine e la violenza provocati dall’innesto forzato di etnie incompatibili. La mancanza di volontà di integrazione da parte degli ospiti, attratti esclusivamente dal miraggio del benessere materiale, dei lussi e delle comodità di chi è costretto ad accoglierli, non permette nessuna inclusione.

La sostituzione etnica comporta la predazione dei beni come dimostrano gli assalti di magrebini alle località turistiche o delle occupazioni abusive di alloggi popolari. Le regole della conquista sono immutabili nella Storia: il saccheggio, lo stupro etnico, la violenza, esercitate oggi dagli ultimi eredi di coloro che arrivarono alle porte di Vienna per sottomettere l’Europa. Portatori di una cultura inconciliabile con quella della debole Europa, dove la scomparsa dei valori e l’eclissi del Sacro hanno provocato la paralisi dell’immunità psichica e culturale.

La psicosi collettiva

Difese insufficienti responsabili della diffusione della sottocultura statunitense, del Pensiero Unico e della follia woke. Infezioni spirituali più invasive e contagiose di quella fisica dell’immigrazione selvaggia, che ne è conseguenza. La perdita dell’identità, della percezione di sé, dei limiti e dei confini, annulla il fisiologico senso di conservazione della propria terra e della stirpe. Popoli inermi, incapaci ed impossibilitati nel difendersi dalla violenza della criminalità, delle gang giovanili, di soggetti disturbati che compiono orrendi delitti.

Situazione aggravata dal disagio mentale di coloro che arrivano sulle nostre coste dopo aver subito violenze, dopo viaggi spaventosi, privazioni e torture. Persone sradicate dal loro ambiente per seguire il miraggio della ricchezza facile nel nostro continente, affetti da disturbo da shock postraumatico che può sfociare in psicosi, dissociazione mentale e aggressività patologica, disturbi di cui si occupa l’Etnopsichiatria.

Ai crimini compiuti da immigrati che delinquono consapevolmente, si sommano quelli provocati dalla follia di vittime della tratta degli esseri umani. Il Sistema Sanitario Nazionale si è prontamente attrezzato per assistere questi stranieri con l’apertura di centri di igiene mentale specializzati in psichiatria transculturale. Mancano invece gli investimenti per la devastata sanità italiana, depredata e distrutta dai governi progressisti con ospedali smantellati, pronto soccorso chiusi e altri sciagurati tagli voluti dalla Sinistra.

L’archetipo dello straniero nemico

L’immigrazione selvaggia con l’aumento esponenziale dei crimini violenti provoca disturbi d’ansia nei cittadini italiani, soprattutto nei più poveri, gli abitanti delle periferie urbane e dei piccoli centri dove gli immigrati illegali sono più numerosi degli autoctoni. La paura dello straniero, archetipo dell’inconscio collettivo, eredità ancestrale di secoli di invasioni, scatena disturbi fobici, disturbi ossessivo compulsivi, quadri depressivi ed in generale disagio psichico nei cittadini preda della paura. La vulgata buonista si scioglie in ipocrite lacrime per i diritti di chi entra sul territorio nazionale abusivamente, ma ignora quelli degli italiani.

La grande farsa immigrazionista mostra il vero volto di aggressione e tragedia, dimostra che l’invasione e la sostituzione etnica sono realtà innegabili. Il pavido Don Abbondio nei Promessi Sposi dice che il coraggio non se lo può dare: in realtà l’audacia è come un muscolo va allenata costantemente per cambiare il volto della realtà.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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