C’è un malessere che pervade la sinistra italiana da quando ha perso l’ideologia e il radicamento con la classe proletaria. Una sorta di legge del contrappasso costringe oggi i progressisti a rappresentare e farsi rappresentare dall’intellighenzia salottiera, borghese e mondialista che detesta il puzzo di umanità ma si fa bandiera arcobaleno di ogni diritto civile.
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