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Diritti senza difesa

La cultura che cancella

Sentire parlare della difesa dei diritti provoca l’orticaria alle persone che ancora non confondono la narrazione progressista con la realtà. Negli ultimi tempi dagli USA è arrivata l’ennesima moda degenerata, la cultura della cancellazione che in realtà è la cancellazione della nostra cultura, per sostituirla con una nuova perversa visione della realtà. I seguaci dell’ideologia woke, i sedicenti illuminati negano la Storia sostituendola con la proiezione delle loro insane fantasie. Menti malate, corrotte da una paranoica esigenza di controllo e di dominio sul mondo, producono mode e idee che fanno presa sugli ingenui che le eleggono a loro credo. La difesa dei diritti di infime minoranze, mai considerate fino a poco tempo fa, viene elevata a programma politico universale delle forze liberal-democratiche. In realtà dei capricci di questi gruppi minoritari sorretti e finanziati
dal grande capitale non interessa a nessuno, men che meno a coloro che ne promuovono le rivendicazioni.
Cosi come non interessa minimamente la sorte dei popoli coinvolti nelle rivoluzioni arancioni o delle primavere arabe, che diffondono ideali falsamente democratici e in realtà difendono gli interessi geopolitici statunitensi.
I partiti democratici e liberal che sostengono le più incredibili rivendicazioni non hanno reale interesse per queste surreali battaglie, ma eseguono fedelmente gli ordini delle centrali del mondialismo.

I diritti civili utili a sopprimere i diritti sociali

I veri scopi sono la distruzione della famiglia naturale, delle residue forme di spiritualità e di religiosità, della dimensione umana da sostituire con quella transumana. Queste lotte per i desideri egoistici ed edonistici di pochi ricchi prepotenti coprono l’attacco ai veri diritti, che nell’era del capitalismo della sorveglianza vengono violati per instaurare una dittatura con il consenso dei dominati. Il piano per rendere le persone schiave e sempre più deboli, dei sudditi arrendevoli e vili fa parte del programma per distruggere i popoli.
L’attacco comporta la soppressione dei veri diritti delle persone libere, come avvenuto durante l’epidemia influenzale del virus cinese. Nessuna delle minoranze inferocite che si battono per la maternità surrogata ed altre pratiche abominevoli sulla pelle dei poveri si è ribellata quando i cittadini sono stati reclusi nelle abitazioni e ai non vaccinati è stato vietata la loro attività. Il diritto al lavoro garantito dalla tanto decantata Costituzione non è stato rispettato, come l’articolo 33 che vieta le terapie farmacologiche coatte, nel silenzio assoluto di partiti e sindacati.
Nel demoniaco programma del Grand Reset è contemplato l’attacco alla proprietà privata, diritto naturale inalienabile, le abitazioni, le auto, i beni personali devono essere eliminati e tutto preso in affitto.
Generando spersonalizzazione, anonimia, sradicamento, esseri senza patria e senza possesso, automi nelle mani di un Sistema ricattatore, che tramite la cessione momentanea di oggetti e servizi può condizionare la vita.

Il collettivismo, colpo di coda del capitalismo

Il perverso modello sovietico che torna dalle nebbie del passato per rendere le masse greggi di docili schiavi e ottenere il capitalismo di Stato cinese come risultato finale. Il possesso di un’abitazione, di un automezzo, di beni di famiglia determina l’identità della persona, la percezione dell’Io, perché è parte integrante della natura umana.
La proprietà privata dall’antichità è prerogativa dei liberi, dei cittadini che godono dei diritti civili che il grande capitale vuole eliminare per accumulare tutto nelle mani di pochi. Chi è proprietario è libero di scegliere, di vendere e comprare, di spostarsi e cambiare, dinamiche inaccettabili per i padroni dell’umanità. Nella fase terminale del capitalismo si vogliono realizzare le utopie collettiviste, tutto in comune e nulla di proprio, inverando così lo
stadio finale del materialismo, dove il capitalismo privato si fonde con quello di Stato.
Le ideologie collettiviste pervase da una forte spinta morale ereditata dalle religioni abramiche vogliono creare un mondo nuovo, un paradiso terrestre di uguaglianza, di utopica fratellanza, di livellamento verso il basso.
Un paradiso che presto si è rivelato un inferno, come la Storia dell’Unione Sovietica e della Cina insegnano.
Con la puerile fandonia di un ambiente più pulito, dell’economia circolare ed altre scempiaggini progressiste, in realtà incompatibili con lo sfruttamento capitalistico della Natura, si restringono sempre più le libertà personali.
Tutti più poveri, tutti schiavi, il futuro radioso del capitalismo in salsa cinese, un mondo senza luce e senza speranza.

L’ideologia degli ismi

Oltre il falso ecologismo anche il finto pacifismo di spietati guerrafondai che aizzano i popoli a distruggersi per i loro bassi interessi di guadagno e controllo geopolitico. Militaristi sulla pelle degli altri, stando comodamente a casa
propria, mentre muoiono i civili innocenti sotto le bombe e le macerie di una civiltà malata.
Le stesse forze che vietarono il duello, scontro regolato da norme severe tra signori, hanno scatenato guerre di distruzione senza regole, radendo al suolo intere città.
Il diritto naturale di portare armi, prerogativa esclusiva dei liberi cittadini nelle civiltà classiche è stato eliminato nell’epoca della falsa libertà, per rendere indifese le persone per bene vittime della criminalità e dell’immigrazione selvaggia. Il diritto alla famiglia, ad avere discendenti e un lavoro dignitoso,  alla libertà di pensiero e linguaggio conculcate dal Sistema dei partiti fotocopia e sostituiti della neolingua sono gli unici diritti da difendere.

I veri diritti sanciti e difesi dai grandi popoli che hanno fatto la Storia, i costruttori di civiltà, i creatori del diritto e dei monumenti consegnati all’eternità. I signori lottano per i loro diritti, i servi li svendono per il cibo spazzatura o per l’ultimo modello di smartphone.

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3 Commenti

  1. Mauro

    Idee che solo le persone libere possono condividere

    Rispondi
  2. Francesco Bellocchio

    Bravissimo Roberto, complimenti per l’articolo.
    Un abbraccio
    Francesco

    Rispondi
  3. Andrea Strozzi

    Condivisibile dalla prima all’ultima sillaba. Purtroppo, tra gli effetti di questo scenario è prevista anche la progressiva soppressione delle facoltà cognitive ed emotive umane (rispettivamente causata dallo smantellamento della scuola e dalla dittatura dell’anaffettività), per essere sostituite con surrogati digitali e spersonalizzanti.
    Quindi: analisi lucidissima, ma sempre meno persone in grado di comprenderla! Consiglio la visione del film “Idiocracy”, che riassume drammaticamente lo scenario.

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